La sfida: “aiuto la macchina fotografica mi dice che la memory card è da formattare, vero che mi salvi le 400 foto del viaggio a New York?”;
Nell’anno 2009 mi chiedo come mai nessuno a parte Sandisk riesca a creare memory card che non si sminchiano da sole dopo un po’ di normalissimo uso (il perché si sia imposta la SD al posto della CF è ahimé assai chiaro), ma ormai il danno è fatto.
Mi aspettavo di avere a che fare con una banale SD formattata su cui fare poco più di un undelete, ma la situazione era ben peggiore: la partizione appariva completamente obliterata. Ma proprio abrasa.
Innanzitutto attacco il lettore di schedine al mio computer (l’idea di farlo con XP era, per usare un eufemismo, ai confini della realtà ). Primo tentativo: dd. Faccio una copia grezza di tutti i dati e li provo a ripristinare in una nuova partizione (un’immagine disco creata all’uopo con gli ultimi giga di spazio a disposizione). Chissà , forse ci sarei anche riuscito, ma dd è lento come una trasformazione termodinamica reversibile. Mentre provavo il restore, per passare il tempo, ho dato la possibilità a testdisk, uno splendido programmino che si dice capace di aggiustare qualunque partizione, anche dopo che questa ha incontrato Chuck Norris. TestDisk riconosce che c’è qualcosa che non va (non che fosse difficile), ma si rifiuta di aggiustare la partizione. Scoraggiato ma sempre senza nessuna voglia di aspettare che 17179869184 bit vengano spostati uno per uno, scopro che i creatori di TestDisk hanno anche creato PhotoRec, il quale senza fare storie in 15 minuti ha recuperato foto e video che stavano sulla schedina.
Posto questo perché 1) così non cresce troppa muffa su sto blog 2) a qualcuno può servire 3) documentare un’altra vittoria nella nostra battaglia contro Skynet. O Matrix. Decidete voi.